Siena, al master di Chirurgia Plastica si parla del laser in Medicina Estetica
Mercoledì 16 Dicembre 2009 14:21 SALUTE E BENESSERE .17-19 dicembre 2009, ore 14.30, Centro didattico, policlinico Santa Maria alle Scotte
Quali sono le novità sull'utilizzo della tecnologia laser nella Medicina Estetica? Di questo si parlerà, dal 17 al 19 dicembre, nelle tre giornate che, nell'ambito del master di secondo livello in Medicina Estetica organizzato dall'U.O.C. Chirurgia Plastica diretta dal professor Carlo D'Aniello, saranno dedicate interamente a questo argomento.
L'evento sarà costituito da una parte informativa, nella quale saranno affrontati i diversi aspetti teorici dell'impiego del laser, riguardanti le nuove tecnologie d'implementazione e le sue varie applicazioni, e da una pratica, costituita da dimostrazioni su alcuni pazienti. Le lezioni frontali saranno tenute dai chirurghi plastici del policlinico e interverranno anche esperti in materia di tutta Italia.
"Oggi - afferma il professor D'Aniello - si fa un largo utilizzo del laser che permette di correggere gli inestetismi cutanei, che per alcuni possono risultare realmente fastidiosi, grazie alla sue particolari caratteristiche che lo rendono preciso, rapido e indolore".
Per maggiori informazioni sui lasaer http://www.massimovergine.it/
giovedì 17 dicembre 2009
lunedì 7 dicembre 2009
La bellezza è un valore o un valore aggiunto?
Prendersi cura del proprio aspetto fisico è essenziamente una forma di riguardo verso se stessi e gli altri. Le donne si sentono belle quando sono serene, fiduciose, perchè lo stato emotivo influisce molto sulla percezione dell'immagine che rimanda lo specchio. Il viso è la parte del corpo più identitaria. E’ chiaro quindi che qualsiasi intervento sul volto agisca profondamente anche sulla psiche della persona. E il ritocco? Può ridare volume, armonia, correggere solchi determinati da una particolare ossatura, dal cedimento del tessuto sottocutaneo, oppure causati da dimagrimento eccessivo che può interessare anche ragazze giovani. Oggi ammettere un ritocco non è più tabù, purché dia un effetto naturale.
Per comprendere cosa pensano le donne del valore della bellezza, appaiono intereressanti i risultati di una analisi condotta con la tecnica di ricerca del “Focus group”, presentati il 26 novembre all’incontro “Express Yourself”, presso il “Villa Borghese Institute” a Roma. Il Focus group rappresenta uno degli strumenti classici di indagine qualitativa nell'ambito delle scienze sociali. Sviluppato negli anni Quaranta negli Stati Uniti, è un metodo di intervista di gruppo non strutturato, al fine di focalizzare le opinioni su un argomento e far emergere le relazioni tra i partecipanti.
Il 4 novembre 2009 sono state intervistate a Milano 10 donne di diversa età ed estrazione sociale sul tema della bellezza esteriore del volto e sulla loro valutazione e percezione riguardo ai trattamenti di chirurgia plastica e di medicina estetica meno invasivi come fillers e botulino. Era presente un facilitatore della discussione che ha introdotto gli argomenti e le immagini da commentare. L'incontro veniva filmato, le risposte trascritte, ed infine dall'analisi degli interventi si elaborava un documento riassuntivo.
Le ospiti del Focus group “Express Yourself” sono tutte d’accordo che il passare del tempo non sia una malattia da curare ma un processo da accompagnare con intelligenza e buon gusto. Le donne professioniste scelgono di sottoporsi ad interventi mini-invasivi per sostenere la forte competitività che si instaura nel mondo del lavoro, dove apparire sempre in forma ed efficienti è quasi un obbligo. Se è vero che una donna bella non significa necessariamente una donna senza rughe, nella valutazione personale le rughe non sono tutte uguali: alcune non deturpano ma ingentiliscono, umanizzano il viso, mentre sono poco accettate quelle che invecchiano e intristiscono l’espressione come le naso-geniene ai lati della bocca e le glabellari al centro della fronte.
Tra i trattamenti soft la tossina botulinica ha avuto il massimo dei consensi e nessuna opposizione di principio e, dai commenti alla proiezione di volti dove è stato eseguito un intervento con botulino, emerge che se il trattamento è stato eseguito con un protocollo corretto, è molto difficile identificarlo, perchè nella maggior parte dei casi, consente di mantenere una mimica efficace e un look molto naturale. Le donne più adulte sottolineano l'importanza della fiducia nel medico che effettua il trattamento: un medico “sicuro” induce “confidence”, ovvero provoca una istintiva fiducia nella paziente.
“Un buon chirurgo plastico - spiega Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico e direttore scientifico del Villa Borghese Institute, autore del libro “Intelligenza Estetica” (Il Filo Editore) - deve essere capace di cogliere quella naturalezza con cui una donna trova il proprio stile e lo declina. Deve saper coniugare le conoscenze tecniche e scientifiche alle richieste dei pazienti per ottenere un risultato del tutto naturale. L’obiettivo non è ringiovanire artificiosamente ma mantenere il fascino degli anni, perché la bellezza deve esprimersi anche attraverso la storia di chi la incarna concretamente”. L'intelligenza estetica accomuna il talento del fotografo alla sensibilità del regista cinematografico. Analogamente un buon chirurgo plastico deve essere dotato di questo particolare tipo di intelligenza. Ma deve anche essere in grado di individuare i pazienti timorosi di non riconoscersi dopo l'intervento, quelli a rischio dipendenza da ritocco, e gli eterni insoddisfatti.
“Il problema non è invecchiare ma voler restare giovani a tutti costi - afferma di rimando Maria Malucelli, docente di Psicologia clinica presso la Fondazione Internazionale Fatebenefratelli di Roma - la bellezza è charme, femminilità, è ottenere consenso sia da un uomo che da una donna senza aver formulato la domanda”.
Il Focus group ha investigato anche l’opinione delle donne relativamente ai ritocchi per “lui”: se le giovanissime lo vedono come un segno di parità, le adulte dichiarano che un uomo che va dal chirurgo plastico per fare una punturina è deludente. Inoltre anche quelle che inizialmente avevano dichiarato “perché no?” hanno cambiato idea quando è stato suggerito che l’uomo ritoccato potesse essere il loro compagno.
Una selezione delle domande del Focus group è stata poi sottoposta ad un campione di 100 donne dai 18 ai 60 anni, contattate via e-mail. Lo opinioni concordano con quelle espresse dal campione più ristretto. Una donna su 6 sceglie di sottoporsi ad interventi con tossina botulinica o filler, e non ha problemi a rivelarlo ad amiche e conoscenti; solo 1 donna su 3 non ammette o non racconta l’intervento. Per 2 donne su 3, in un momento di crisi economica come quello degli ultimi anni, la sola capacità professionale non basta più. Alcune persone puntano, oltre che sulle competenze, anche sull’aspetto esteriore per creare maggior impatto nel mondo del lavoro (67%). Il 50% delle donne si divide tra un'idea favorevole ed una neutra riguardo all'eventuale uso della tossina botulinica.
Alla domanda chiave “Se la bellezza è un valore, che punteggio le dareste in una scala da 1 a 10?”, quasi 1 donna su 2 giudica la bellezza esteriore un vero e proprio valore, a dimostrazione che nella nostra società avere un aspetto piacevole è una priorità accettata e ricercata. Il 25% la giudica con il massimo punteggio (10), il 54% dà comunque un punteggio alto, tra 7 e 9. Infine la maggior parte delle donne intervistate associa il termine bellezza ad un concetto di armonia, di naturalezza, di proporzione delle forme. L'obiettivo è mantenere un aspetto equilibrato e naturale, in sintonia con la propria età. In altre parole, invecchiare con stile.
Per comprendere cosa pensano le donne del valore della bellezza, appaiono intereressanti i risultati di una analisi condotta con la tecnica di ricerca del “Focus group”, presentati il 26 novembre all’incontro “Express Yourself”, presso il “Villa Borghese Institute” a Roma. Il Focus group rappresenta uno degli strumenti classici di indagine qualitativa nell'ambito delle scienze sociali. Sviluppato negli anni Quaranta negli Stati Uniti, è un metodo di intervista di gruppo non strutturato, al fine di focalizzare le opinioni su un argomento e far emergere le relazioni tra i partecipanti.
Il 4 novembre 2009 sono state intervistate a Milano 10 donne di diversa età ed estrazione sociale sul tema della bellezza esteriore del volto e sulla loro valutazione e percezione riguardo ai trattamenti di chirurgia plastica e di medicina estetica meno invasivi come fillers e botulino. Era presente un facilitatore della discussione che ha introdotto gli argomenti e le immagini da commentare. L'incontro veniva filmato, le risposte trascritte, ed infine dall'analisi degli interventi si elaborava un documento riassuntivo.
Le ospiti del Focus group “Express Yourself” sono tutte d’accordo che il passare del tempo non sia una malattia da curare ma un processo da accompagnare con intelligenza e buon gusto. Le donne professioniste scelgono di sottoporsi ad interventi mini-invasivi per sostenere la forte competitività che si instaura nel mondo del lavoro, dove apparire sempre in forma ed efficienti è quasi un obbligo. Se è vero che una donna bella non significa necessariamente una donna senza rughe, nella valutazione personale le rughe non sono tutte uguali: alcune non deturpano ma ingentiliscono, umanizzano il viso, mentre sono poco accettate quelle che invecchiano e intristiscono l’espressione come le naso-geniene ai lati della bocca e le glabellari al centro della fronte.
Tra i trattamenti soft la tossina botulinica ha avuto il massimo dei consensi e nessuna opposizione di principio e, dai commenti alla proiezione di volti dove è stato eseguito un intervento con botulino, emerge che se il trattamento è stato eseguito con un protocollo corretto, è molto difficile identificarlo, perchè nella maggior parte dei casi, consente di mantenere una mimica efficace e un look molto naturale. Le donne più adulte sottolineano l'importanza della fiducia nel medico che effettua il trattamento: un medico “sicuro” induce “confidence”, ovvero provoca una istintiva fiducia nella paziente.
“Un buon chirurgo plastico - spiega Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico e direttore scientifico del Villa Borghese Institute, autore del libro “Intelligenza Estetica” (Il Filo Editore) - deve essere capace di cogliere quella naturalezza con cui una donna trova il proprio stile e lo declina. Deve saper coniugare le conoscenze tecniche e scientifiche alle richieste dei pazienti per ottenere un risultato del tutto naturale. L’obiettivo non è ringiovanire artificiosamente ma mantenere il fascino degli anni, perché la bellezza deve esprimersi anche attraverso la storia di chi la incarna concretamente”. L'intelligenza estetica accomuna il talento del fotografo alla sensibilità del regista cinematografico. Analogamente un buon chirurgo plastico deve essere dotato di questo particolare tipo di intelligenza. Ma deve anche essere in grado di individuare i pazienti timorosi di non riconoscersi dopo l'intervento, quelli a rischio dipendenza da ritocco, e gli eterni insoddisfatti.
“Il problema non è invecchiare ma voler restare giovani a tutti costi - afferma di rimando Maria Malucelli, docente di Psicologia clinica presso la Fondazione Internazionale Fatebenefratelli di Roma - la bellezza è charme, femminilità, è ottenere consenso sia da un uomo che da una donna senza aver formulato la domanda”.
Il Focus group ha investigato anche l’opinione delle donne relativamente ai ritocchi per “lui”: se le giovanissime lo vedono come un segno di parità, le adulte dichiarano che un uomo che va dal chirurgo plastico per fare una punturina è deludente. Inoltre anche quelle che inizialmente avevano dichiarato “perché no?” hanno cambiato idea quando è stato suggerito che l’uomo ritoccato potesse essere il loro compagno.
Una selezione delle domande del Focus group è stata poi sottoposta ad un campione di 100 donne dai 18 ai 60 anni, contattate via e-mail. Lo opinioni concordano con quelle espresse dal campione più ristretto. Una donna su 6 sceglie di sottoporsi ad interventi con tossina botulinica o filler, e non ha problemi a rivelarlo ad amiche e conoscenti; solo 1 donna su 3 non ammette o non racconta l’intervento. Per 2 donne su 3, in un momento di crisi economica come quello degli ultimi anni, la sola capacità professionale non basta più. Alcune persone puntano, oltre che sulle competenze, anche sull’aspetto esteriore per creare maggior impatto nel mondo del lavoro (67%). Il 50% delle donne si divide tra un'idea favorevole ed una neutra riguardo all'eventuale uso della tossina botulinica.
Alla domanda chiave “Se la bellezza è un valore, che punteggio le dareste in una scala da 1 a 10?”, quasi 1 donna su 2 giudica la bellezza esteriore un vero e proprio valore, a dimostrazione che nella nostra società avere un aspetto piacevole è una priorità accettata e ricercata. Il 25% la giudica con il massimo punteggio (10), il 54% dà comunque un punteggio alto, tra 7 e 9. Infine la maggior parte delle donne intervistate associa il termine bellezza ad un concetto di armonia, di naturalezza, di proporzione delle forme. L'obiettivo è mantenere un aspetto equilibrato e naturale, in sintonia con la propria età. In altre parole, invecchiare con stile.
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martedì 1 dicembre 2009
Chirurgia plastica: un'impalcatura sostiene la crescita del nuovo seno
Un’impalcatura sostiene la crescita
del seno nuovo e naturale
Si sperimenta un metodo di ricostruzione dopo la mastectomia. Una coppa e un gel per aiutare l’azione delle staminali del grasso
MILANO - Un seno nuovo, dall'aspetto naturale, praticamente perfet to, «ricresciuto»: lo promette una nuova tecnica messa a punto dall'Istituto di microchi rurgia di Melbourne, in Austra lia. La tecnica, dopo essere sta ta provata con successo nei ma iali, sta per essere sperimenta ta su pazienti vere alle quali è stato tolto il seno a causa di un tumore. Le prime ad andare sotto il bisturi, nelle prossime settima ne, saranno cinque donne che nel giro di sei-otto mesi do vrebbero poter riavere un seno pieno e per nulla artificiale. Ciò grazie a un'impalcatura speciale che i chirurghi impian teranno sotto la pelle: una spe cie di coppa sagomata a forma del seno che si vorrà avere, ben coperta da uno speciale gel derivato da cellule muscola ri che stimola la crescita del tes suto adiposo. Nella camera creata sotto la coppa i chirurghi inseriranno infatti circa due dita di grasso preso da un'altra sede corpo rea, collegato ai vasi sanguigni dell'ascella perché possa rice vere nutrimento e crescere gra zie alle staminali al suo inter no. Nel giro di qualche mese tutta la camera si riempirà di grasso e l'impalcatura potrà es sere eliminata. Entro breve tempo, peral tro, lo «scheletro-guida» do vrebbe essere realizzato in ma teriali biodegradabili, elimi nando anche la necessità del secondo intervento per toglier lo.
TRE ANNI PER I PRIMI RISULTATI - «L'idea è ottima — commen ta Francesco D'Andrea, segreta rio della Società italiana di chi rurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, che sta conducendo esperimenti simili sui ratti —. Credo che questo sia il futuro della chirurgia plastica del se no e non solo: grazie alle capa cità delle staminali e a impalca ture tridimensionali sempre migliori sarà possibile ricostru ire veri pezzi di ricambio. Rea lizzare sagome tridimensionali coerenti a ciò che si vuole otte nere, in materiale biodegrada bile, non è però semplicissimo e bisognerà vedere la loro riuscita nei test sull'uomo. Inol tre, bisogna essere certi che valga la cosiddetta inibizione da contatto, un fenomeno na turale per cui la crescita di un tessuto si arresta quando lo spazio libero è stato colmato». In caso contrario c'è il pericolo di una ricrescita incontrollata, e se così fosse il rimedio sareb be peggiore del male. Anche per questo Wayne Morrison, il medico che ha ideato il siste ma, ha spiegato che occorre ranno tre anni per avere risul tati definitivi e poter portare nella clinica il metodo, che poi fra qualche anno potrebbe es sere esteso alle donne che vo gliono un seno più grande per motivi soltanto estetici.
LE TECNICHE DI OGGI - Per adesso, si continua a sce gliere fra le classiche protesi ar tificiali o il riempimento «sem plice» con tessuto adiposo e staminali del grasso, preso do ve ce n'è di troppo. Quest'ulti ma tecnica, poco invasiva (per aspirare l'adipe e iniettarlo do ve serve basta una siringa) si sta affermando per ricostruire il seno dopo un tumore, come è emerso nei giorni scorsi a Fi renze, al congresso Attualità in Senologia. «Nelle unità di seno logia avanzate, accanto all'on cologo c'è sempre il chirurgo plastico, che corregge il difetto estetico provocato dall'opera zione — dice Luigi Cataliotti, direttore della Breast Unit dell' ospedale Careggi di Firenze —. Oggi in 3 casi su 4 non si toglie tutta la mammella, ma solo il tumore, con un intervento con servativo: perciò riempire il vuoto e rimodellare i contorni con tessuto adiposo è una scel ta sempre più frequente». Ma gari con le nuove tecniche che consentono di aumentare la quantità di cellule staminali reinserite: da due anni a Firen ze si impiega un metodo — usato finora su circa ottanta donne — che "concentra" le staminali del grasso senza passaggi in laboratorio. «Iniettare un maggior numero di stami nali significa ottenere un risul tato più stabile — spiega Clau dio Calabrese, chirurgo plasti co della Breast Unit di Careggi —. Si riduce infatti l'entità del riassorbimento del grasso tra piantato, purtroppo inevitabi le, perché le staminali ricostru iscono un ambiente circostan te 'accogliente' e naturale: sti molano la creazione di nuovi vasi che colonizzano il trapian to, ricreando così un tessuto vi tale ».
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domenica 29 novembre 2009
Carla Bruni:" La chirurgia estetica è triste e perversa"
Carlà: ''La chirurgia estetica è triste e perversa''
''In politica nessuna influenza su mio marito, non ne capisco nulla''
La première dame di Francia, Carla Bruni, in un'intervista al settimanale Elle assicura di "non avere, in politica, influenza alcuna" su suo marito, il presidente Nicolas Sarkozy. "Come si può immaginare che mio marito sia così accondiscendente da lasciarsi influenzare!", ha detto la Bruni, che precisa di "non parlare mai" di politica con Sarkozy perché lei non ne capisce "niente" e non ha "alcuna competenza" in materia. Prima del suo matrimonio con il presidente francese l'ex modella saltava addirittura "le pagine di politica dei giornali". "Io do il mio parere a mio marito se me lo chiede, ma non mi interpella mai su questioni precise - spiega la première dame -. Mi ha chiesto un parere sulla nomina a ministro della cultura di Frederic Mitterrand così come quello su altri miei amici artisti nel corso di un pranzo. Tutti i miei pareri erano positivi! Ma lui aveva già preso la sua decisione". "Ho voglia che la mia posizione sia utile, ma in maniera tranquilla e riservata. Non sono militante ma ho voglia di fare cose utili, di aiutare progetti concreti che lasceranno una traccia e che potranno migliorare la vita quotidiana di certe persone", ha continuato la Bruni, con particolare riferimento alla sua Fondazione per la cultura e l'educazione. Infine si è espressa contro la chirurgia estetica: "Ritengo che voler restare giovani a tutti i costi sia triste e perverso - ha concluso - una donna non deve credere che sfuggirà alla morte trasformandosi. Mi piace che si facciano posare per le pubblicità donne di 40 anni o più".
Tratto da settimanale Elle
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venerdì 27 novembre 2009
A Natale mi regalo...la giovinezza
Per molte, "ritocchino" sotto l'albero
Un gadget elettronico, un vestito o una borsa griffata, o anche una vacanzina in qualche paradiso tropicale: sono tutti doni natalizi di sicuro effetto e a prova di errore. Eppure, soprattutto in tempi di crisi, il dono che molte donne vorrebbero ricevere o che anche sono pronte ad acquistare per il proprio partner è una "gift card" con trattamenti di medicina estetica per cancellare dal viso qualche anno di età.
La moda di regalare un voucher da utilizzare in una clinica della bellezza è già affermata da tempo negli Stati Uniti, ma si sta diffondendo sempre più rapidamente anche in Europa e nel nostro Paese. Secondo una recente indagine, condotta dal sito britannico thegoodsurgeonguide.co.uk, una donna su due sarebbe felice di trovare sotto l'albero un intervento di bellezza e ben una su tre sarebbe contenta di poterne regalare uno al proprio partner.
Anche nel nostro Paese si registra un apprezzamento simile. Spiega Francesco Bernardini, chirurgo oculoplasta socio dell'Asoprs (American Society of Ophthalmic Plastic and Reconstructive Surgery), con studi a Genova e Torino: "Non parliamo di desideri espressi da ragazze che vorrebbero piccoli interventi per apparire più seducenti, ma di donne che puntano ad un ringiovanimento". Come precisa lo specialista, in Italia è in continua crescita l'attenzione verso la medicina estetica che garantisce interventi veloci e un risultato naturale: "Basta mezz'ora per togliere anni dal volto, senza tempi di recupero", spiega Bernardini.
Un "pacchetto giovinezza" per il volto comprende trattamenti mirati e pensati per le zone del viso più sensibili al passare degli anni e che nell'insieme arrivano ad ottenere lo stesso effetto di un lifting, ma senza bisturi, ma semplicemente attraverso l'uso combinato di acido ialuronico e botulino". Per ottenere un effetto ringiovanimento si interviene con acido ialuronico ad alto peso molecolare per ovviare alla perdita di volume nelle zone del viso più sottoposte di altre all'atrofia del grasso, come le guance che si svuotano, o gli zigomi, che si fanno meno prominenti e tendono a scivolare verso il basso.
La combinazione di questi due fattori, ossia dell'atrofia del normale grasso giovanile e della discesa dei tessuti, è responsabile dei tipici segni dell'invecchiamento del viso come le occhiaie, una pronunciata 'valle delle lacrime' (tra la palpebra inferiore ed il naso), una profonda ruga tra guancia e naso, e un viso scavato e stanco.
Per la parte superiore del viso e la regione degli occhi in particolare gli effetti migliori si ottengono con la tossina botulinica. Spiega Bernardini: le "zampe di gallina" (ai lati degli occhi), le rughe glabellari (tra le sopracciglia) e le rughe della fronte rispondo in maniera ottimale al trattamento con il botulino. Combinando botulino e acido ialuronico si possono oggi ottenere effetti molto positivi, duraturi e sicuri" . I risultati si ottengono in poco tempo e a prezzi contenuti. Si possono anche modellare le sopracciglia sollevandone la coda e risollevare gli angoli delle labbra, restituendo al sorriso un aspetto giovane e sano. Continua Bernardini: "L'effetto è visibile immediatamente, ha una durata anche di un anno e non richiede tempi di recupero prolungati. I materiali moderni sono tutti riassorbibili, sicuri e non dolorosi, in quanto contengono dosi di anestetico locale. Il paziente si sottopone alla procedura con serenità e, in meno di mezz'ora, è pronto per tornare in ufficio". Il costo per un lifting senza bisturi si aggira tra i 500 e i 1000 euro. E può trasformarsi una gift card da mettere sotto l'albero di Natale.
Per approfondimenti sulla chirurgia estetica www.massimovergine.it
Un gadget elettronico, un vestito o una borsa griffata, o anche una vacanzina in qualche paradiso tropicale: sono tutti doni natalizi di sicuro effetto e a prova di errore. Eppure, soprattutto in tempi di crisi, il dono che molte donne vorrebbero ricevere o che anche sono pronte ad acquistare per il proprio partner è una "gift card" con trattamenti di medicina estetica per cancellare dal viso qualche anno di età.
La moda di regalare un voucher da utilizzare in una clinica della bellezza è già affermata da tempo negli Stati Uniti, ma si sta diffondendo sempre più rapidamente anche in Europa e nel nostro Paese. Secondo una recente indagine, condotta dal sito britannico thegoodsurgeonguide.co.uk, una donna su due sarebbe felice di trovare sotto l'albero un intervento di bellezza e ben una su tre sarebbe contenta di poterne regalare uno al proprio partner.
Anche nel nostro Paese si registra un apprezzamento simile. Spiega Francesco Bernardini, chirurgo oculoplasta socio dell'Asoprs (American Society of Ophthalmic Plastic and Reconstructive Surgery), con studi a Genova e Torino: "Non parliamo di desideri espressi da ragazze che vorrebbero piccoli interventi per apparire più seducenti, ma di donne che puntano ad un ringiovanimento". Come precisa lo specialista, in Italia è in continua crescita l'attenzione verso la medicina estetica che garantisce interventi veloci e un risultato naturale: "Basta mezz'ora per togliere anni dal volto, senza tempi di recupero", spiega Bernardini.
Un "pacchetto giovinezza" per il volto comprende trattamenti mirati e pensati per le zone del viso più sensibili al passare degli anni e che nell'insieme arrivano ad ottenere lo stesso effetto di un lifting, ma senza bisturi, ma semplicemente attraverso l'uso combinato di acido ialuronico e botulino". Per ottenere un effetto ringiovanimento si interviene con acido ialuronico ad alto peso molecolare per ovviare alla perdita di volume nelle zone del viso più sottoposte di altre all'atrofia del grasso, come le guance che si svuotano, o gli zigomi, che si fanno meno prominenti e tendono a scivolare verso il basso.
La combinazione di questi due fattori, ossia dell'atrofia del normale grasso giovanile e della discesa dei tessuti, è responsabile dei tipici segni dell'invecchiamento del viso come le occhiaie, una pronunciata 'valle delle lacrime' (tra la palpebra inferiore ed il naso), una profonda ruga tra guancia e naso, e un viso scavato e stanco.
Per la parte superiore del viso e la regione degli occhi in particolare gli effetti migliori si ottengono con la tossina botulinica. Spiega Bernardini: le "zampe di gallina" (ai lati degli occhi), le rughe glabellari (tra le sopracciglia) e le rughe della fronte rispondo in maniera ottimale al trattamento con il botulino. Combinando botulino e acido ialuronico si possono oggi ottenere effetti molto positivi, duraturi e sicuri" . I risultati si ottengono in poco tempo e a prezzi contenuti. Si possono anche modellare le sopracciglia sollevandone la coda e risollevare gli angoli delle labbra, restituendo al sorriso un aspetto giovane e sano. Continua Bernardini: "L'effetto è visibile immediatamente, ha una durata anche di un anno e non richiede tempi di recupero prolungati. I materiali moderni sono tutti riassorbibili, sicuri e non dolorosi, in quanto contengono dosi di anestetico locale. Il paziente si sottopone alla procedura con serenità e, in meno di mezz'ora, è pronto per tornare in ufficio". Il costo per un lifting senza bisturi si aggira tra i 500 e i 1000 euro. E può trasformarsi una gift card da mettere sotto l'albero di Natale.
Per approfondimenti sulla chirurgia estetica www.massimovergine.it
Chirurgia estetica: il 67% delle donne ci ricorre per fare carriera
26-11-09
SALUTE: 67% DONNE RICORRE A CHIRURGIA ESTETICA PER FARE CARRIERA
(ASCA) - Roma, 26 nov - Il 67% delle donne ricorre al ritocco estetico per fare carriera. E' il dato emerso dal Focus Group ''Express Yourself'' presentato questa mattina a Roma al Villa Borghese Institute, da cui emerge che il ritocchino estetico non e' piu' un tabu' purche' dia un effetto naturale. Dal sondaggio che ha coinvolto un campione di 100 donne dai 18 ai 60 anni e' emerso infatti che un'intervistata su 6 si sottopone a interventi con tossina botulinica o filler e non ne fa mistero con le le amiche. E circa il 67% del gentil sesso punta all'aspetto esteriore per creare maggior impatto nel mondo del lavoro; tant'e' che 2 donne su 3, nonostante la crisi economica, ricorre al ''ritocchino''.
Mentre la bellezza viene percepita un vero e proprio valore da 1 donna su 2, circa il 50% delle intervistate si divide in un parere favorevole e uno ''neutro'' relativamente all'uso del botulino. L'idea di ''armonia totale della bellezza'' viene accolto come concetto predominante da 1 donna su 3. Il 68% delle intervistate, infine, dichiara di aver piena fiducia nei medici estetici
per maggiori informazioni sulla chirurgia estetica www.massimovergine.it
SALUTE: 67% DONNE RICORRE A CHIRURGIA ESTETICA PER FARE CARRIERA
(ASCA) - Roma, 26 nov - Il 67% delle donne ricorre al ritocco estetico per fare carriera. E' il dato emerso dal Focus Group ''Express Yourself'' presentato questa mattina a Roma al Villa Borghese Institute, da cui emerge che il ritocchino estetico non e' piu' un tabu' purche' dia un effetto naturale. Dal sondaggio che ha coinvolto un campione di 100 donne dai 18 ai 60 anni e' emerso infatti che un'intervistata su 6 si sottopone a interventi con tossina botulinica o filler e non ne fa mistero con le le amiche. E circa il 67% del gentil sesso punta all'aspetto esteriore per creare maggior impatto nel mondo del lavoro; tant'e' che 2 donne su 3, nonostante la crisi economica, ricorre al ''ritocchino''.
Mentre la bellezza viene percepita un vero e proprio valore da 1 donna su 2, circa il 50% delle intervistate si divide in un parere favorevole e uno ''neutro'' relativamente all'uso del botulino. L'idea di ''armonia totale della bellezza'' viene accolto come concetto predominante da 1 donna su 3. Il 68% delle intervistate, infine, dichiara di aver piena fiducia nei medici estetici
per maggiori informazioni sulla chirurgia estetica www.massimovergine.it
mercoledì 25 novembre 2009
Mastoplastica Additiva
La mastoplastica additiva è l'intervento di chirurgia plastica oggi più richiesto dalla donna. Con l'introduzione delle nuove protesi mammarie di ultima generazione è possibile garantire lunga durata dell'impianto e dare una forma naturale al seno grazie alle varie proiezioni e profili in grado di adattarle a qualsiasi situazione anatomica che ogni donna presenta.
Ciò rende possibile ottenere un seno proporzionato al resto del corpo. L'intervento di mastoplastica additiva dona alla donna più femminilità, la ringiovanisce e la rende più seducente con un nuovo décolleté. Solo un seno così può essere considerato ben riuscito: una soddisfazione per chi lo "porta" perchè non avrà un aspetto artefatto, un successo per chi lo ha realizzato e ha saputo soddisfare la richiesta di un seno più grande, più sodo, senza stravolgere la bellezza del corpo.La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia plastica che serve per aumentare il volume di un seno piccolo, svuotato o cadente attraverso l'inserimento di protesi mammarie, in sede retromuscolare o retroghiandolare, ossia tra ghiandola e muscolo. Quali sono le indicazioni all'aumento del seno? L'intervento di mastoplastica additiva, con l'inserimento di protesi mammarie, è indicato quando la paziente desidera aumentare il volume del proprio seno o per motivi congeniti (ipoplasia mammaria ) oppure acquisiti come ad esempio dopo uno svuotamento dovuto all' allattamento o dopo un dimagrimento importante
A QUALE ETA' SI PUO' FARE LA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Si può essere sottoposte all'intervento per mastoplastica additiva a qualsiasi età, purchè dopo che il seno sia completamente sviluppato, ma comunque è preferibile aspettare che la paziente compia almeno 18 anni, età minima per dare il consenso all'intervento di aumento del seno autonomamente. In caso di un'età compresa tra 14 e 18 anni bisogna avere il consenso anche di entrambi i genitori
COME SI SVOLGE LA PRIMA VISITA
La visita preliminare nella mastoplastica additiva per l'aumento del seno è una fase molto importante in quanto in questo contesto si deve creare una fiducia reciproca e capire le vere esigenze della donna in modo da suggerire una soluzione personalizzata. In questo momento la donna è vicina al suo sogno e la nostra capacità è quello di condividerlo con lei, cercando di essere quanto più affidabili e sinceri possibile senza nutrire false speranze e illusioni che possano deluderle. Oltre quindi al colloquio introduttivo che resta una fase importantissima, si passa alla visita medica dove si valuta la situazione anatomica , prendendo diversi parametri e misure in modo da proporre il tipo di protesi da utilizzare, la sua forma , i volume , le varie possibilità di incisioni e la sede dove verrà alloggiata. Di solito è bene mostrare le varie protesi alla paziente in modo che potrà valutare da sè la forma e consistenza. Inoltre una novità assoluta in Italia e che spesso utilizzo è un sistema computerizzato dove dopo aver inserito le misure essenziali prese alla paziente, il programma è in grado di fornirci il tipo e il volume di protesi mammaria ideale. Tale protesi quindi viene fatta indossare dalla paziente sotto un reggiseno ed una magliettina elastica in modo da simulare il risultato finale e quindi cercare di far coincidere quanto più possibile i nostri suggerimenti con le sue aspettative.
PERCHE SOTTOPORSI A MASTOPLASTICA ADDITIVA
Le motivazioni all'aumento del seno sono prevalentemente di natura psicologica, in quanto spesso avvengono quando la paziente si comincia a sentire a disagio sia con sè stessa sia verso gli altri come ad esempio con il proprio partner,o con le amiche in palestra o in piscina. Diciamo che ogni donna ha il proprio ideale di femminilità e sensualità ed è disposta a raggiungerlo anche sottoponendosi alla mastoplastica additiva, ritrovando quindi quel senso di benessere e sicurezza che solo l'essere soddisfatta di se stessa procura.
QUALI PROTESI MAMMARIE PER LA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Le protesi mammarie per l'aumento del seno sono costituite da un involucro di silicone riempito con gel coesivo di silicone. Le protesi tradizionali hanno forma rotonda mentre le protesi anatomiche hanno forma leggermente a goccia simile al seno naturale. leggi tutto sulle protesi mammarie
INCISIONI PER INSERIRE LE PROTESI MAMMARIE
Le incisioni attraverso le quali possono essere inserite le protesi mammarie sono principalmente attraverso l'areola o nel solco sottomammario. In casi particolare si può scegliere l'incisione sottoascellare.AREOLA : l'incisione in questo caso avviene lungo la metà preferibilmente inferiore della curva dell'areola : abitualmente è la sede che si sceglie in prima istanza qualora la larghezza dell'areola sia almeno di 3,8-4 cm. Di solito il segno della cicatrice scompare nel corso del tempo in quanto si mimetizza in quella linea di cambiamento del colore che delimita la cute dall'areola stessa.
SOLCO INFRAMAMMARIO: si pratica in questo caso un incisione di 3,5-4 cm.nel solco sottomammario , che permette una buona visuale sia per inserire le protesi mammaria in sede retroghiandolare, che sottomuscolare. Di solito è poco visibile in quanto la cicatrice si nasconde nel solco sottomammario e coperto dalla discesa naturale del seno.ASCELLARE: in questo caso si effettua un incisione di 4 cm.al di sotto dell'ascella , quindi evitando cicatrici nel contesto della mammella: di solito questa incisione si sceglie quando la metodica di inserimento delle protesi è quella cosiddetta endoscopica
Dove si posizionano le protesi mammarie?
SEDE RETROGHIANDOLARE : questa sede è indicata in donne che abbiano già un pò di tessuto mammario di copertura; quindi sconsigliata in donne con evidente ipoplasia mammaria. La sede è immediatamente dietro la ghiandola mammaria e al davanti del muscolo grande pettoraleSEDE RETROMUSCOLARE : in questo caso la protesi viene inserita tra il piano costale ed il muscolo grande pettorale , anche realizzando talvolta la cosiddetta posizione dual-plane che consiste in un alloggiamento parziale tra il muscolo grande pettorale e retroghiandolare nel polo inferiore.Questa tecnica comporta una migliore distribuzione della protesi, con ridotto stiramento delle fibre muscolari e quindi anche meno dolore postoperatorio.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA
L'intervento di mastoplastica additiva dura circa un ora e viene eseguito preferibilmente in anestesia generale leggera, oppure in anestesia locale con sedazione . Attaverso l'incisione praticata si accede in sede retroghiandolare o nella sede retromuscolare per effettuare uno scollamento e creare una tasca di ampiezza tale per permettere l'alloggiamento della protesi.Quindi una volta eseguiti questi atti bilateralmente si posizionano le protesi mammarie e si lascia un piccolo drenaggio aspiartivo che verrà rimosso 24 ore dopo. Si chiudono quindi i piani di accesso e le incisioni cutanee si suturano con filo intradermico invisibile e riassorbibile evitando così la loro rimozione.IL POSTOPERATORIO DELLA MASTOPLASTICA ADDITIVADopo l'intervento viene praticata una medicazione leggermente compressiva, che abitualmente viene rimossa nell'arco di 2-3 giorni e sostituita da un reggiseno contenitivo di misura adeguata al nuovo volume del seno.Se la paziente accusa un lieve fastidio o dolore di solito si somministra un antidolorifico in clinica e comunque si inizia una terapia antibiotica che verrà proseguita a casa per almeno una settimana.RISCHI E COMPLICANZE DELLA MASTOPLASTICA ADDITIVALa mastoplastica additiva comporta delle comuni complicanze come tutti gli interventi quali ematomi, infezioni, difetti di cicatrizzazione . Per ridurre al minimo tutto questo è bene eseguire scrupolosamente le indicazioni e suggerimenti del chirurgo.Una complicanza che può avvenire anche a distanza di alcuni mesi dall'intervento è la cosiddetta contrattura capsulare che consiste in un indurimento della capsula esterna della protesi per eccessiva ed imprevista reazione dell'organismo alla presenza delle protesi mammarie. Anche comunque questa complicanza se presa nella fase iniziale è reversibile con terapia medica e opportune manovre manuali praticate dal chirurgo, evitando così la sostituzione delle protesi mammarie.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni sulla mastoplastica additiva chiama immediatamente al numero verde 800984377 o approfitta ora della consulenza on-line
maxmedroma@gmail.com
Ciò rende possibile ottenere un seno proporzionato al resto del corpo. L'intervento di mastoplastica additiva dona alla donna più femminilità, la ringiovanisce e la rende più seducente con un nuovo décolleté. Solo un seno così può essere considerato ben riuscito: una soddisfazione per chi lo "porta" perchè non avrà un aspetto artefatto, un successo per chi lo ha realizzato e ha saputo soddisfare la richiesta di un seno più grande, più sodo, senza stravolgere la bellezza del corpo.La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia plastica che serve per aumentare il volume di un seno piccolo, svuotato o cadente attraverso l'inserimento di protesi mammarie, in sede retromuscolare o retroghiandolare, ossia tra ghiandola e muscolo. Quali sono le indicazioni all'aumento del seno? L'intervento di mastoplastica additiva, con l'inserimento di protesi mammarie, è indicato quando la paziente desidera aumentare il volume del proprio seno o per motivi congeniti (ipoplasia mammaria ) oppure acquisiti come ad esempio dopo uno svuotamento dovuto all' allattamento o dopo un dimagrimento importante
A QUALE ETA' SI PUO' FARE LA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Si può essere sottoposte all'intervento per mastoplastica additiva a qualsiasi età, purchè dopo che il seno sia completamente sviluppato, ma comunque è preferibile aspettare che la paziente compia almeno 18 anni, età minima per dare il consenso all'intervento di aumento del seno autonomamente. In caso di un'età compresa tra 14 e 18 anni bisogna avere il consenso anche di entrambi i genitori
COME SI SVOLGE LA PRIMA VISITA
La visita preliminare nella mastoplastica additiva per l'aumento del seno è una fase molto importante in quanto in questo contesto si deve creare una fiducia reciproca e capire le vere esigenze della donna in modo da suggerire una soluzione personalizzata. In questo momento la donna è vicina al suo sogno e la nostra capacità è quello di condividerlo con lei, cercando di essere quanto più affidabili e sinceri possibile senza nutrire false speranze e illusioni che possano deluderle. Oltre quindi al colloquio introduttivo che resta una fase importantissima, si passa alla visita medica dove si valuta la situazione anatomica , prendendo diversi parametri e misure in modo da proporre il tipo di protesi da utilizzare, la sua forma , i volume , le varie possibilità di incisioni e la sede dove verrà alloggiata. Di solito è bene mostrare le varie protesi alla paziente in modo che potrà valutare da sè la forma e consistenza. Inoltre una novità assoluta in Italia e che spesso utilizzo è un sistema computerizzato dove dopo aver inserito le misure essenziali prese alla paziente, il programma è in grado di fornirci il tipo e il volume di protesi mammaria ideale. Tale protesi quindi viene fatta indossare dalla paziente sotto un reggiseno ed una magliettina elastica in modo da simulare il risultato finale e quindi cercare di far coincidere quanto più possibile i nostri suggerimenti con le sue aspettative.
PERCHE SOTTOPORSI A MASTOPLASTICA ADDITIVA
Le motivazioni all'aumento del seno sono prevalentemente di natura psicologica, in quanto spesso avvengono quando la paziente si comincia a sentire a disagio sia con sè stessa sia verso gli altri come ad esempio con il proprio partner,o con le amiche in palestra o in piscina. Diciamo che ogni donna ha il proprio ideale di femminilità e sensualità ed è disposta a raggiungerlo anche sottoponendosi alla mastoplastica additiva, ritrovando quindi quel senso di benessere e sicurezza che solo l'essere soddisfatta di se stessa procura.
QUALI PROTESI MAMMARIE PER LA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Le protesi mammarie per l'aumento del seno sono costituite da un involucro di silicone riempito con gel coesivo di silicone. Le protesi tradizionali hanno forma rotonda mentre le protesi anatomiche hanno forma leggermente a goccia simile al seno naturale. leggi tutto sulle protesi mammarie
INCISIONI PER INSERIRE LE PROTESI MAMMARIE
Le incisioni attraverso le quali possono essere inserite le protesi mammarie sono principalmente attraverso l'areola o nel solco sottomammario. In casi particolare si può scegliere l'incisione sottoascellare.AREOLA : l'incisione in questo caso avviene lungo la metà preferibilmente inferiore della curva dell'areola : abitualmente è la sede che si sceglie in prima istanza qualora la larghezza dell'areola sia almeno di 3,8-4 cm. Di solito il segno della cicatrice scompare nel corso del tempo in quanto si mimetizza in quella linea di cambiamento del colore che delimita la cute dall'areola stessa.
SOLCO INFRAMAMMARIO: si pratica in questo caso un incisione di 3,5-4 cm.nel solco sottomammario , che permette una buona visuale sia per inserire le protesi mammaria in sede retroghiandolare, che sottomuscolare. Di solito è poco visibile in quanto la cicatrice si nasconde nel solco sottomammario e coperto dalla discesa naturale del seno.ASCELLARE: in questo caso si effettua un incisione di 4 cm.al di sotto dell'ascella , quindi evitando cicatrici nel contesto della mammella: di solito questa incisione si sceglie quando la metodica di inserimento delle protesi è quella cosiddetta endoscopica
Dove si posizionano le protesi mammarie?
SEDE RETROGHIANDOLARE : questa sede è indicata in donne che abbiano già un pò di tessuto mammario di copertura; quindi sconsigliata in donne con evidente ipoplasia mammaria. La sede è immediatamente dietro la ghiandola mammaria e al davanti del muscolo grande pettoraleSEDE RETROMUSCOLARE : in questo caso la protesi viene inserita tra il piano costale ed il muscolo grande pettorale , anche realizzando talvolta la cosiddetta posizione dual-plane che consiste in un alloggiamento parziale tra il muscolo grande pettorale e retroghiandolare nel polo inferiore.Questa tecnica comporta una migliore distribuzione della protesi, con ridotto stiramento delle fibre muscolari e quindi anche meno dolore postoperatorio.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA
L'intervento di mastoplastica additiva dura circa un ora e viene eseguito preferibilmente in anestesia generale leggera, oppure in anestesia locale con sedazione . Attaverso l'incisione praticata si accede in sede retroghiandolare o nella sede retromuscolare per effettuare uno scollamento e creare una tasca di ampiezza tale per permettere l'alloggiamento della protesi.Quindi una volta eseguiti questi atti bilateralmente si posizionano le protesi mammarie e si lascia un piccolo drenaggio aspiartivo che verrà rimosso 24 ore dopo. Si chiudono quindi i piani di accesso e le incisioni cutanee si suturano con filo intradermico invisibile e riassorbibile evitando così la loro rimozione.IL POSTOPERATORIO DELLA MASTOPLASTICA ADDITIVADopo l'intervento viene praticata una medicazione leggermente compressiva, che abitualmente viene rimossa nell'arco di 2-3 giorni e sostituita da un reggiseno contenitivo di misura adeguata al nuovo volume del seno.Se la paziente accusa un lieve fastidio o dolore di solito si somministra un antidolorifico in clinica e comunque si inizia una terapia antibiotica che verrà proseguita a casa per almeno una settimana.RISCHI E COMPLICANZE DELLA MASTOPLASTICA ADDITIVALa mastoplastica additiva comporta delle comuni complicanze come tutti gli interventi quali ematomi, infezioni, difetti di cicatrizzazione . Per ridurre al minimo tutto questo è bene eseguire scrupolosamente le indicazioni e suggerimenti del chirurgo.Una complicanza che può avvenire anche a distanza di alcuni mesi dall'intervento è la cosiddetta contrattura capsulare che consiste in un indurimento della capsula esterna della protesi per eccessiva ed imprevista reazione dell'organismo alla presenza delle protesi mammarie. Anche comunque questa complicanza se presa nella fase iniziale è reversibile con terapia medica e opportune manovre manuali praticate dal chirurgo, evitando così la sostituzione delle protesi mammarie.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni sulla mastoplastica additiva chiama immediatamente al numero verde 800984377 o approfitta ora della consulenza on-line
maxmedroma@gmail.com
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